Pompelmo. Buono ! Ma anche pericoloso.
Uno studio pubblicato sulla rivista Canadian Medical Association Journal (CMAJ) , dal titolo “Grapefruit-medication interactions:forbidden fruit or avoidable consequences?” , getta pesanti ombre sul regolare utilizzo del pompelmo nella dieta, specialmente delle persone di età superiore ai 45 anni, che statisticamente più di frequente utilizzano alcuni farmaci verso i quali è stata da tempo dimostrata la possibilità di reazioni avverse – anche gravi – in caso di contemporanea assunzione di questo frutto e del suo succo. La sostanza incriminata, è la naringina, un flavonoide naturalmente presente nei pompelmi, che riduce l’attività degli enzimi cosiddetti CYP3A, presenti a livello del fegato, e che l’organismo utilizza per metabolizzare alcuni farmaci. Tra questi molti farmaci di uso comune, come i calcio-antagonisti ( utilizzati per la cura della pressione alta), i farmaci a base di statine per abbassare il colesterolo, in particolare l’atorvastatina, la lovastatina e la sinvastatina, molto diffusi e utilizzati, alcuni sedativi, molti farmaci utilizzati in chemioterapia per il trattamento di forme tumorali, alcuni antibiotici e, infine, un regolatore della motilità gastroenterica, il domperidone. L’elenco di farmaci incompatibili si è ulteriormente allungato grazie agli studi degli Autori della ricerca, che ne annoverano allo stato ben 43. In sostanza il rallentato metabolismo di questi farmaci causati dal pompelmo ne comporterebbe un accumulo estremamente pericoloso , con effetti collaterali che vanno dall’insufficienza respiratoria e l’emorragia gastrica sino all’insufficienza renale acuta e, addirittura, ad eventi mortali! Nel caso delle statine (i farmaci anti-colesterolo) – sostengono, ad esempio, i ricercatori canadesi – l’assunzione di una semplice compressa insieme ad un bicchiere di succo di pompelmo equivarrebbe all’introduzione nell’organismo di 20 compresse di tali farmaci con un bicchiere d’acqua ! Un elenco più preciso delle molecole farmacologiche da evitare contemporaneamente al consumo di pompelmo è disponibile al sito http://www.cbc.ca/news/health/story/2012/11/26/grapefruit-juice-drug-interactions.html , tuttavia solo in lingua inglese. E’ auspicabile, quindi, una maggiore diffusione della conoscenza dei gravi effetti collaterali precitati tra i medici e quanti utilizzano questi farmaci nonché indicazioni più precise sulle confezioni farmaceutiche, peraltro già utilizzate da tempo nei Paesi Anglosassoni.
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