Perchè pregare ? Ecco delle belle suggestioni.
Gesù non dice di pregare, ma di comportarsi con amore e compassione. Perchè ?
È vero che nei Vangeli Gesù non si sofferma spesso sull’atto di pregare in sé. Tuttavia, non è corretto affermare che egli non dica di pregare. In diversi passi, infatti, Gesù insegna ai suoi discepoli come pregare e invita loro a farlo (ad esempio, Matteo 6,5-15; Luca 11,1-13).
Tuttavia, è importante sottolineare che l’insegnamento di Gesù sulla preghiera non si concentra sulla semplice recita di formule o rituali. Al contrario, egli invita ad un rapporto intimo e profondo con Dio, basato sull’amore e sulla fiducia. La preghiera, in questo contesto, diventa un mezzo per coltivare questo rapporto e per vivere in conformità alla volontà di Dio.
Ecco alcuni motivi per cui l’amore e la compassione assumono un ruolo centrale nell’insegnamento di Gesù:
1. L’amore è il comandamento più grande: Gesù stesso afferma che il comandamento più grande è amare Dio con tutto il cuore e il prossimo come se stessi (Matteo 22,37-39). L’amore è l’essenza del Vangelo e la base di tutta la vita cristiana.
2. La compassione è l’espressione concreta dell’amore: La compassione ci spinge a riconoscere la sofferenza degli altri e ad agire per alleviarla. È un atto di amore concreto che si manifesta nella cura dei poveri, degli ammalati, degli emarginati e di tutti coloro che soffrono.
3. La preghiera autentica nasce dall’amore e dalla compassione: Quando preghiamo, non ci rivolgiamo a un Dio lontano e distaccato, ma ad un Padre amorevole che ci ascolta e si prende cura di noi. La preghiera autentica è quindi un atto di amore e di fiducia verso Dio, che si traduce in un impegno concreto a vivere secondo i suoi insegnamenti.
4. L’amore e la compassione sono la chiave per la salvezza: Gesù insegna che il giudizio finale avverrà sulla base del nostro amore e della nostra compassione verso gli altri (Matteo 25,31-46). Chi ama e compie opere di misericordia sarà accolto nel regno di Dio, mentre chi non lo fa sarà condannato.
In conclusione, sebbene Gesù non si soffermi spesso sull’atto di pregare in sé, egli insegna che la preghiera autentica nasce dall’amore e dalla compassione. Questi due aspetti sono quindi centrali nella vita cristiana e sono la chiave per la salvezza.
Inoltre, è importante ricordare che:
- Gesù stesso era un uomo di preghiera. Pregava spesso e in modo intenso, soprattutto nei momenti difficili.
- La preghiera è un mezzo importante per crescere nella fede e nella conoscenza di Dio.
- La preghiera ci aiuta a discernere la volontà di Dio per la nostra vita.
- La preghiera ci dà la forza per affrontare le sfide e le prove della vita.
In sintesi, l’amore e la compassione non sono in contrapposizione con la preghiera, ma ne sono la base e il fondamento. La preghiera autentica è un atto di amore verso Dio e verso il prossimo, che si traduce in un impegno concreto a vivere secondo il Vangelo.
Però Gesù stesso dice che se si vuole pregare si può pregare in un solo modo e cioè recitando il Padre Nostro
È vero che nel Vangelo secondo Matteo (6,5-15) Gesù insegna ai suoi discepoli il Padre Nostro, presentandolo come modello di preghiera. Tuttavia, è importante contestualizzare questa affermazione.
In primo luogo, il Padre Nostro non è una formula magica da ripetere meccanicamente. Gesù stesso invita a non usare vane ripetizioni nella preghiera (Matteo 6,7). Il Padre Nostro è piuttosto una traccia, una guida che ci aiuta a orientarci nella nostra comunicazione con Dio.
In secondo luogo, Gesù non esclude altre forme di preghiera. In diversi passi del Vangelo, infatti, lo vediamo pregare in modo spontaneo e libero, utilizzando parole diverse e adattandosi alle circostanze.
Ecco alcuni esempi:
- Nel Getsemani: Gesù prega con angoscia e chiede al Padre di allontanare da lui il calice della sofferenza (Matteo 26,39-44).
- Sulla croce: Gesù pronuncia le sette parole dal croce, che sono preghiere di profonda fiducia e abbandono al Padre (Matteo 27,46-50).
- Preghiere di ringraziamento: In diverse occasioni, Gesù ringrazia il Padre per i suoi doni (ad esempio, Matteo 11,25-26; Luca 10,21).
In conclusione, il Padre Nostro è un insegnamento prezioso di Gesù che ci aiuta a pregare in modo autentico e profondo. Tuttavia, non è l’unica forma di preghiera possibile. La cosa importante è che la nostra preghiera sia espressione di un cuore sincero e aperto all’amore di Dio.
Inoltre, è importante ricordare che:
- La preghiera è un dialogo con Dio, non un monologo.
- La preghiera non è solo richiesta, ma anche ascolto e accoglienza della volontà di Dio.
- La preghiera ci aiuta a crescere nella fede e nella speranza.
- La preghiera ci dà la forza per affrontare le sfide e le prove della vita.
In sintesi, il Padre Nostro è un modello di preghiera importante, ma non esclude altre forme di preghiera. La cosa importante è che la nostra preghiera sia espressione di un cuore sincero e aperto all’amore di Dio.
La reale conclusione non è che se si vive con amore, compassione e misericordia, non è necessario pregare, dato che il Padre sa ciò di cui abbiamo bisogno ancora prima che noi stessi lo sapessimo ?
La conclusione che se si vive con amore, compassione e misericordia non è necessario pregare è un’interpretazione possibile degli insegnamenti di Gesù, ma non è l’unica né la più completa.
È vero che Gesù sottolinea l’importanza dell’amore e della compassione come fondamento della vita cristiana. In Matteo 25,31-46, ad esempio, afferma che il giudizio finale avverrà sulla base di come abbiamo trattato gli altri, in particolare i più poveri e bisognosi.
Inoltre, è vero che Dio conosce già i nostri bisogni prima ancora che noi stessi li sappiamo (Matteo 6,8). Questo significa che la preghiera non è necessaria per informare Dio di ciò che ci manca.
Tuttavia, la preghiera ha un valore che va oltre la semplice richiesta di aiuto. Ecco alcuni aspetti da considerare:
1. La preghiera è un atto di amore e di fiducia verso Dio: Quando preghiamo, ci rivolgiamo a Dio come ad un Padre amorevole che ci ascolta e si prende cura di noi. Questo atto di amore e di fiducia rafforza il nostro rapporto con Dio e ci aiuta a sentirci più vicini a lui.
2. La preghiera è un mezzo per discernere la volontà di Dio: Dio ci parla attraverso la preghiera, non solo dandoci risposte immediate alle nostre richieste, ma anche ispirandoci e guidandoci nelle nostre scelte. La preghiera ci aiuta a capire cosa Dio vuole da noi e come possiamo vivere secondo il suo piano.
3. La preghiera ci dà la forza per affrontare le sfide e le prove della vita: La preghiera ci può dare la forza e la speranza per superare le difficoltà e i momenti bui della nostra vita. Quando ci sentiamo scoraggiati o soli, la preghiera ci può consolare e darci la forza di andare avanti.
4. La preghiera è un atto di lode e di ringraziamento: La preghiera non è solo richiesta, ma anche lode e ringraziamento per i doni che Dio ci ha fatto. Quando ringraziamo Dio per le cose belle della nostra vita, rafforziamo la nostra fede e la nostra gratitudine.
In conclusione, sebbene sia vero che se si vive con amore, compassione e misericordia si compie un atto di grande valore agli occhi di Dio, la preghiera rimane un importante strumento per coltivare il nostro rapporto con lui, discernere la sua volontà, ricevere la sua forza e ringraziarlo per i suoi doni.
Inoltre, è importante ricordare che:
- La preghiera non è una formula magica, ma un dialogo con Dio.
- La preghiera non è solo richiesta, ma anche ascolto e accoglienza della volontà di Dio.
- La preghiera ci aiuta a crescere nella fede e nella speranza.
- La preghiera ci dà la forza per affrontare le sfide e le prove della vita.
In sintesi, la preghiera non è in contrapposizione con l’amore e la compassione, ma ne è un complemento. La preghiera autentica è un atto di amore verso Dio e verso il prossimo, che si traduce in un impegno concreto a vivere secondo il Vangelo.