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L`Italia che avanza. Lo dice Renzi

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Matteo Renzi ha dichiarato in data 29 agosto 2014: “Abbiamo creato, grazie all’azione di governo, ben 100mila nuovi posti di lavoro”. Non ha specificato dove e come.

48 ore dopo l’Istat ha comunicato che la disoccupazione ha raggiunto il livello di 12,6% ed è aumentata nel mese di Luglio del 3,8%, toccando il livello più alto mai raggiunto dal 1954.

 

Sempre lo stesso giorno ha dichiarato: “Grazie agli incentivi del governo sono nate in questi ultimi mesi nuove startup di giovani che si lanciano con ottimismo nel mercato”.

L’ufficio statistico del Ministero del Lavoro ha annunciato, il giorno dopo, che da quando Renzi si è insediato si perdono 1000 posti di lavoro al giorno. Finora ha provocato la perdita di lavoro per ben 212.000 unità lavorative. La disoccupazione giovanile ha raggiunto il 48%.

 

In data 1 settembre 2014 ha dichiarato che “anche se di poco, ma non posso non sottolineare la buona notizia che ci giunge dagli esperti del settore e che ci comunicano che i consumi nel mese di agosto sono aumentati di poco, di una piccola frazione, di appena un +0,2%. Ma ciò che conta è rubricare la ripresa dell’economia italiana e dell’ottimismo da parte dell’industria. Saremo noi, l’Italia paese, a essere la locomotiva d’Europa”. Neppure sei ore dopo, il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, dichiarava “Stiamo in una situazione davvero drammatica, forse il governo non si rende conto che il paese sta affondando”.  Dopo dodici ore l’ufficio statistico della Confcommercio ha annunciato che i consumi interni nel mese di agosto sono diminuiti di un -3,8% raggiungendo il livello del 1959 e provocando l’effetto deflazione.

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