L’irruzione del piccolo imprenditore Luigi Martinelli armato di fucile nell’Agenzia delle Entrate e il relativo sequestro di decine di persone è stato troppo giustificato dagli utenti della rete. “Eroe”,”Siamo con te”,”Luigi Martinelli libero”. Così in rete. E ancora oggi c’è chi si spinge ad improvvide alleanze: il Codacons ha deciso di offrire assistenza legale gratuita a Martinelli. La Lega lo addita a nostrano Avenger. Ma é giusto?
Siamo tutti contro la violenza. Ovvio. Ma andavamo a guardare, e con grande piacere, film del tipo Il guerriero della notte e serie similari. Non era e non lo è adesso, solo una induzione psicologica da grande schermo.Ma anche se lo fosse, non credo che qualcuno abbia la stoffa, o la stoltezza, di diventare paladino del derelitto o vendicatore o supereroe moderno mosso da meccaniche robinhoodiane.
Un minimo di impegno, e di indagine socio-psicologica nei tantissimi testi anche scolastici, nel capire la reattività emotiva dell’individuo contro l’oppressione indefinita, ma identificabile, basterebbe già a fare svanire l’irritazione provocata ” dalla reazione della rete”. La quale rete non è un elemento astratto, ma è l’espressione, spesso immediata e stolta, ma genuina, del pensiero collettivo. O dell’istinto primordiale a volte. Ma comunque, sempre espressione di una maggioranza o del pensare/pensiero comune.
La deriva non è affatto lenta e graduale. Lo è stata per i vertici che nell’ultimo ventennio ci ha governato. Ma per la gens comune, per il lavoratore e l’imprenditore semi-onesto ( lasciatemi un po di licenza poetica e la possibilità di inventare nuovi sillogismi), la deriva è stata una catapulta fotonica che dalla “semi-onestà” ha tutti teletrasportati in fondo al burrone col marchio di evasore-frodatore-mostro seriale.
Il tutto condito dalla manifesta, meglio dire sfacciata, capacità di lasciare indenni i veri evasori-frodatori-mostri seriali.
Certo è che le riforme finte, non dirmi che i tecnici hanno fatto vere riforme, sono tutte sulla pelle del più debole premiando i detentori dei beni. Il merito.
Il grande merito della rete, e della sua globalizzazione, è l’informazione. L’informazione è conoscenza. E essendo l’informazione varia e confrontabile, la conoscenza rende coscienti. E senza bisogno di citare Marx, quando il popolo prende coscienza arriva la rivoluzione. Ma a quanto pare anche chi fa informazione, è fermo sulle statiche posizioni di Gramsci o di Berlinguer o degli altri teorici del fu compromesso storico.E tutto solo per evitare il lento declino della democrazia. Perché di questo si tratta. La perdita di democrazia. L’unico sistema economico che si pone tra i neokeynesiani e gli attuali neoliberisti che stanno al potere. In rete si trova anche lo scritto del signor Monti e le sue teorie sull’eccesso di democrazia nei paesi europei degli anni 70.
E allora ? Dobbiamo inorridire e sudare freddo per un complessato che entra sparando in aria nella sede di Equitalia o del labile e debole uomo che preferisce togliersi la vita all’onta di non pagare i cari dipendenti ?
Con questo voglio solo comprendere e far comprendere i gesti. E non giustificare le gesta,
Comprendiamo, ma non giustifichiamo.
Me rendiamoci anche conto che stiamo assistendo giornalmente a gesta che preludono a gesti ben più poderosi. Quanto tempo ancora perché i vari Bersani e sinistrotti da vecchio bar si rendano conto di essere in un tempo diverso dalle bettole gucciniane e dalle canzoni di De Andrè . Quando si renderanno conto che i loro deliranti sproloqui ” sono solo canzonette ” passate di moda. Quando si guarderanno allo spechhio e prederanno coscienza che il cappuccio maschera del “domino” è diventata una mascherina che a stento nasconde le borse sotto gli occhi. L’eccesso di democrazia lo si può combattere in un solo modo. Con la Democrazia. Quella vera. E non è populismo o qualunquismo se viene dalla bocca di un comico o dalla reazione della rete. Quello che deve colpire e irritare non è questo. Ma la deliberata incapacità di opporsi a chi questo lo sta generando. E se nessuno sa prendere le redini per manifesta incapacità a controbattere il sistema di potere, solo per paura di perdere il privilegio di vivere ai bordi della casta, asservendosi di conseguenza, che ben venga, e presto, questo rischio grosso che tanto spaventa.
Questa povera serva Italia, da quando è nata ( 150 anni ? ), e anche prima, ne ha passate tante, ma così tante, che questo rischio potrebbe essere una passeggiata.