Millepiedi giganti, vermi del diavolo, vespe cacciatrici e cactus ”che camminano” sono solo alcune tra le bizzarre creature inserite nella Top Ten delle nuove specie biologiche, presentate nel catalogo sulla biodiversità pubblicato dall’Istituto Internazionale sull’Esplorazione delle Specie dell’università dell’Arizona e reso noto oggi,nell’anniversario di nascita di Carlo Linneo, il noto botanico svedese al quale si deve il moderno sistema di classificazioni di piante ed animali.
La Top Ten comprende animali dalle caratteristiche straordinarie, come la scimmia che starnutisce quando piove, scoperta in Myanmar oppure una stupenda e velenosa medusa, avvistata nelle Antille Olandesi. Il verme del diavolo, lungo circa 0,5 millimetri, è stato scoperto nelle profondità di una miniera africana, mentre l’orchidea che fiorisce di notte e’ stata individuata in Papua Nuova Guinea.
La temibile vespa parassita, scoperta a Madrid, vola a solo un centimetro da terra a caccia di ignare formiche. Del tutto innocuo e’ il fungo chiamato come il personaggio di un cartone animato, SpongeBob: una vera e propria spugna che vive in Malesia, nelle foreste del Borneo. Il giallo papavero nepalese, a differenza dei suoi cugini europei, fiorisce d’autunno. Grazie ai suoi 16 centimetri di lunghezza, il millepiedi gigante e’ il piu’ grande millepiedi in natura, scoperto in Tanzania. Il cactus che cammina e’ in realtà un verme corazzato appartenente al gruppo Lobopodia corazzata, ormai estinto, e il cui fossile e’ stato ritrovato nella Cina sud occidentale. Infine c’e’ l’iridescente tarantola Sazima dal colore blu, scoperta in Brasile.
”Tutto quello che attira l’attenzione sulla biodiversità, come questa iniziativa, fa comodo alla nostra causa” commenta Stefano Taiti dell’Istituto sugli Ecosistemi del Centro nazionale delle ricerche. ”La biodiversità è un problema grosso, poco conosciuto e causato dalla deforestazione, dai cambiamenti climatici e dall’antropizzazione in generale ovvero dalle specie invasive che vengono introdotte dall’uomo”.
”Per esempio il Procambarus clarkii, il cosiddetto gambero killer, una volta importato in Italia dalla Louisiana ha praticamente soppiantato il nostro gambero di fiume. Stessa cosa sta accadendo con lo scoiattolo grigio giunto dal Nord America, che sta prendendo il posto dello scoiattolo rosso europeo”. Le nuove specie individuate ogni anno sono numerose, ”ne descriviamo tantissime anche qui in Italia, ad esempio, occupandomi di crostacei, descriverò tra le 50 e le 100 nuove specie all’anno. Soltanto in Italia ne ho individuate circa una ventina negli ultimi due anni”.
Il problema non è descriverle ma trovarle, ”fra 5, 10 anni in Italia non ci sarà più nessuno in grado di descrivere le specie animali in modo scientifico, soprattutto quelle invertebrate, che sono la maggior parte in termini di biomassa”. La tassonomia, la disciplina che classifica le specie, è alla base della scienza ambientale, ” sta scomparendo, non ci sono fondi, non c’e’ la certezza di una carriera scientifica e l’ecologia sugli invertebrati rischia di non avere futuro”.
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