Il modello computerizzato del virus dell’influenza mostra la promessa universale del vaccino
Ogni anno ci sono circa 1 miliardo di casi di influenza, inclusi 3-5 milioni di casi gravi e fino a 650.000 decessi respiratori correlati all’influenza a livello globale, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità. I vaccini contro l’influenza stagionale devono essere riformulati ogni anno per corrispondere ai ceppi prevalentemente circolanti. Quando il vaccino corrisponde al ceppo predominante, è molto efficace; tuttavia, quando non corrisponde, può offrire poca protezione.
Per la prima volta, i ricercatori dell’Università della California di San Diego , supportati dalla US National Science Foundation, hanno creato un modello computerizzato a livello atomico del virus H1N1 che rivela nuove vulnerabilità attraverso i movimenti di “respirazione” e “inclinazione” della glicoproteina. Questo lavoro, pubblicato su ACS Central Science , suggerisce possibili strategie per la progettazione di futuri vaccini e antivirali contro l’influenza.
I principali bersagli del vaccino antinfluenzale sono due glicoproteine di superficie, l’emoagglutinina, o HA, e la neuraminidasi, NA. Mentre la proteina HA aiuta il virus a legarsi alla cellula ospite, la proteina NA agisce come una forbice per tagliare l’HA dalla membrana cellulare, consentendo al virus di replicarsi. Sebbene le proprietà di entrambe le glicoproteine siano state studiate in precedenza, non esiste una comprensione completa del loro movimento.
“Una volta che abbiamo saputo che i nostri modelli erano corretti, ci siamo resi conto dell’enorme potenziale di questa scoperta”, ha affermato Rommie Amaro, investigatore principale del progetto. “Questa ricerca potrebbe essere utilizzata per sviluppare metodi per mantenere la proteina bloccata aperta in modo che sia costantemente accessibile agli anticorpi”.
Amaro sta mettendo i dati a disposizione di altri ricercatori che possono scoprire ancora di più su come il virus dell’influenza si muove, cresce e si evolve. “Questo apre la strada ad altri gruppi per applicare metodi simili ad altri virus”, ha detto Amaro. “Abbiamo modellato SARS-CoV-2 in passato e ora H1N1, ma ci sono altre varianti influenzali, MERS, RSV, HIV: questo è solo l’inizio”.