Il fenomeno non è recente, ma solo da qualche anno è stato riconosciuto e diventato oggetto di studi. La dipendenza da “soap opera” o da “telenovela” è qualcosa di diverso dalla semplice dipendenza televisiva, agendo profondamente sull’inconscio di chi ne resta vittima, con conseguenze che possono rivelarsi gravi, soprattutto sul piano relazionale e sfociando talvolta in patologie.
A differenza di altri prodotti televisivi, come i telefilm o le cosiddette “situation comedy”, le soap operas portano in se elementi che agiscono a livello inconscio nello spettatore, favorendo una dipendenza dalla quale non è facile liberarsi, anche perché raramente riconosciuta e più spesso mantenuta nascosta (o sottodimensionata) dal “dipendente”.
Ma cosa sono esattamente le soap operas e le telenovelas e che cosa può renderle dannose per l’individuo rispetto ad altre forme di intrattenimento televisivo?
Le caratteristiche del prodotto e la dipendenza
Entrambi i prodotti – soap operas e telenovelas – sono riconducibili, dal punto narrativo, al genere del melodramma e la differenza tra loro, a parte le ambientazioni, sono da ricercare nelle finalità nell’uso dei sentimenti umani. Nelle soap operas, infatti, le traversie sentimentali dei personaggi (elemento basilare di entrambe le tipologie) hanno il solo scopo di movimentare la storia dal punto di vista spettacolare, in un contesto in cui agiscono fortemente altri elementi, come il dramma familiare, la competizione professionale ecc. Nelle telenovelas i sentimenti si pongono al centro delle vicende, condizionando le azioni dei personaggi caratterizzati per la loro perenne infelicità ed incapacità di realizzarsi sentimentalmente. Esse, inoltre, sono spesso ambientate in epoche lontane, in gran parte nell’Ottocento mentre le soap opera sono quasi esclusivamente di ambientazione moderna.
Non sono questi, tuttavia, gli elementi che favoriscono la dipendenza dello spettatore. Il più importante è quello di essere dei prodotti seriali, strutturati cioè in brevi puntate che vanno in onda regolarmente, ogni giorno, alla stessa ora. Rispetto alla serialità, la differenza tra soap operas e telenovelas è che le seconde difficilmente durano più di una stagione, strutturate come sono in 200-250 puntate. Le “soap opera”, invece, non hanno una durata complessiva predeterminata e possono andare avanti anche per molti anni, cessando le trasmissioni solo a fronte di una significativa perdita di spettatori. La presenza di un’offerta elevata delle une e delle altre, fa sì che i suoi utenti (per lo più di sesso femminile, con un’alta percentuale di anziani) seguano anche più di una soap opera o “telenovela”,ma difficilmente potranno sviluppare forme di dipendenza nei confronti di un numero superiore a due prodotti.
Le trame delle “soap operas” e delle telenovelas sono concepite per attirare in tempi estremamente brevi l’affezione dello spettatore per il prodotto. In seguito, pur conservando caratteristiche di semplicità e immediatezza nello svolgimento, si svolgeranno in modo tale da mantenere sempre desta l’attenzione dello spettatore, soprattutto in prossimità delle interruzioni pubblicitarie, che non dovranno indurre a cambiare canale.
Dipendenza
La dipendenza, dunque, viene sollecitata dalla regolarità con la quale si seguono le vicende delle soap operas, tanto che anche la perdita di un singolo episodio può provocare dei “sintomi di privazione”. I segnali più allarmanti di un’eventuale dipendenza, però, si rivelano in occasione dei fine settimana, durante i quali viene sospesa la loro programmazione. Se lo spettatore più “organizzato” potrà ricorrere al videoregistratore rivedendosi qualche puntata e mantenendo quindi il “contatto” con l’oggetto della sua dipendenza, gli altri dovranno fare i conti con fenomeni quali forti stati di ansia, agitazione e scollamento dalla vita reale. Le trame delle soap operas saranno sempre al centro dei loro pensieri, perché più semplici da gestire mentalmente che non i problemi della vita di tutti i giorni. L’empatia con i protagonisti, quindi, provocherà nel tempo uno stato confusionale per il quale lo spettatore non saprà più distinguere la finzione dalla realtà, arrivando a pensare che i personaggi delle soap operas vivano per davvero ciò che accade nel piccolo schermo. E finendo quindi per partecipare emozionalmente alle loro traversie, più di quanto sia lecito aspettarsi da uno spettatore comune, tanto più se un personaggio presenta elementi caratteriali che fanno scattare meccanismi di identificazione.
Più in generale, l’ossessione per una soap opera può provocare danni molto gravi sul piano relazionale, guastando irrimediabilmente i rapporti con amici, colleghi o familiari.
Tratto da www.benessere.com
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