Continua in Francia
l’attacco ridicolo alle E-CIG
E come al solito i ” giornalisti” italiani riprendono il tutto, senza alcun senso critico. Solo per fare scena e avvalorare la solita ” scienza spazzatura.”
La rivista francese ’60 Millions de Consommateurs’, pubblicata dall’Istituto nazionale del consumo. ha pubblicato i risultati di analisi svolte dagli esperti della rivista, secondo ”un protocollo inedito”. Secondo l’articolo, i ricercatori hanno individuato ”molecole cancerogene in quantità significative”, mai riscontrate finora, nel vapore delle sigarette elettroniche. Inoltre, hanno constatato che in 3 casi su 10, per prodotti con o senza nicotina, il tasso di formaldeide è pari a quello delle classiche sigarette. Mentre l’acroleina, molecola molto tossica, è emessa in quantità importante e in ”percentuali a volte superiori a quelle misurate nel fumo di certe sigarette”.
L’articolo di per sè non insegna alcunchè, nè cita i sistemi adottati, protocolli usati, marche analizzate. si limita solamente ad affermare che anche le e-cig contengono sostanza cancerogene. In pratica si parla del nulla basandosi sul nulla. Promettono di pubblicare il tutto, su una rivista a pagamento, e non forniscono raffronti di alcun tipo, neppure con i numerosi studi.
Raccapricciante è invece come la notizia viene proposta dalla solita stampa nostrana. Quattro righe su ANSA riprese dal sito francese della rivista e nessun riferimento ai numerosi, e seri commenti, dei lettori che criticanop aspramente la poca professionalità della giornalista.Che addirittura sconfessa se stessa dopo lo strombazzare di dati pro e-cig come dalla tabella sotto.
Tra l’altro dimenticando di dire che, non essendoci combustione, difatti nelle e-cig si parla di vaporizzatore, non possono essere presenti centinaia di agenti cancerogeni. E tacendo sul fatto che, come ricorda uno dei commenti all’articolo nel sito della rivista, un Hamburger, se analizzato dopo cotto sul barbecue, di agenti cancerogeni ne contiene centinaia in più rispetto alla classica sigaretta.
A chi giova tutto questo starnazzio contro le E-CIG ?
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