Bavaglio ai Blogger. Ministro Severino studia nuove regole per i blog.
Intanto facciamo un lieve refresh.
« Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l’indicazione dei responsabili.
In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell’autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all’autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s’intende revocato e privo di ogni effetto.
La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.
Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni. »
(Costituzione della Repubblica Italiana, Articolo 21)
Ancora un altro refresh:
Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo
adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 Dicembre 1948
Articolo 19
Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
E ora andiamo ai fatti.
La Signora Ministro Severino, Ministro della Giustizia dice:
«I blog possono fare più danni dei giornali».
Grazie, ma forse ce ne eravamo accorti. Soprattutto dopo le recentissime prese di posizione dei capi di partito e addirittura del Capo dello Stato On. Napolitano. Guarda caso per frenare le idee di un comico, non candidato tra l’altro,che le diffonde tramite un BLOG e che ha dato vita a un movimento che rischia ( ???) di travolgere e stravolgere la politica dell’attuale governance.
A tal proposito vorrei segnalare il simpaticissimo trafiletto di Travaglio QUI
Ma è ovvio che dà fastidio. Come tutte le voci fuori dal coro. Ma qui ci si accanisce contro le voci fuori DAL VOSTRO CORO.
E la Ministro continua.
«Scrivere su un blog non autorizza a scrivere qualunque cosa, soprattutto se si sta trattando di diritti di altri. I blog hanno capacità di diffondere pensiero ma questo non deve trasformarsi in libertà di arbitrio»
Certamente sconosce l’esistenza delle attuali leggi contro la diffamazione, false dichiarazioni, vilipendio e decine di altre. Forse ce ne sono troppe. Sarebbe difficile cercare di farle applicare e non cercare di sopprimerle per metterne una sola che risulterebbe :
” si può parlare di tutto tranne che di noi e del nostro operato” ?
E cosa intende per libertà di arbitrio ? Anche dalla più integralista delle religioni, come la nostra cattolica apostolica, con la scusa del libero arbitrio si lascia fuori Dio dalle nostre faccende. O volete rimarcare che VI sentite superiori anche a DIO ?
La convinzione ormai diffusa, e non si tratta di libero arbitrio, è che anche i ministri, parlano per sentito dire. Ma quanto a esprimere idee nuove e critiche, hanno molto da imparare. In special modo dai blogger. E per favore, anche se su wikipedia, andate a leggervi la differenza tra critica e polemica.
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