P I C C O L O A M A R O SVEDESE
Qualcosa che non dovrebbe mancare nelle case di ognuno. E anche in borsa.
10 g di Aloe * |
P I C C O L O A M A R O SVEDESE
Le Erbe Svedesi vanno messe a macerare in un litro e mezzo di |
««ANTICO MANOSCRITTO» (Copia del Potere Terapeutico delle Erbe Svedesi)
1. Aspirandole o fiutandole ripetutamente, inumidendo con le Erbe Svedesi la prima vertebra cervicale,
applicata una pezzuola bagnata con esse, scompariranno dolore e vertigini e si rinforzeranno la
memoria ed il cervello.
2. Giovano nell’offuscamento della vista, tolgono il rossore e tutti i dolori persino quando gli occhi
sono infiammati, torbidi e annebbiati. Rimuovono le macchie e la cataratta quando con esse vengono
inumiditi gli angoli dell’occhio o quando si applica sulle palpebre degli occhi chiusi una
pezzuola bagnata con esse.
3. Il vaiolo e gli sfoghi di ogni genere, anche le croste nel naso o in qualsiasi parte del corpo guariscono
inumidendo le parti spesso e bene.
4. Contro il mal di denti si diluisce un cucchiaio di queste gocce in un po’ d’acqua trattenendole in
bocca per qualche tempo oppure inumidendo il dente dolente con una pezzuola. Il dolore svanirà
e il marciume regredirà.
5. Con le gocce s’inumidiscono ripetutamente le vesciche sulla lingua o altre ferite; la guarigione non
tarderà.
6. Quando la gola è arrossata o piagata per cui cibo e bevande causano dolore alla deglutizione, le
gocce andranno ingerite al mattino, a mezzogiorno e alla sera; toglieranno il calore e guariranno
la gola.
7. Chi soffre di crampi allo stomaco ne prenda un cucchiaio durante l’attacco.
8. Contro le coliche si prendono tre cucchiai, lentamente uno dopo l’altro; presto sentirete sollievo.
9. Le gocce annullano l’effetto dei venti nel corpo e rinfrescano il fegato, eliminano tutte le malattie
dello stomaco e quelle intestinali e giovano contro la stitichezza.
10. Sono anche un ottimo rimedio per lo stomaco quando questo digerisce male e rifiuta i cibi.
11. Giovano altrettanto contro i dolori alla cistifellea. Un cucchiaio ogni giorno, mattina e sera; di notte
impacchi imbevuti di gocce elimineranno presto tutti i dolori.
12. Contro l’idropisia se ne prenda mattina e sera un cucchiaio nel vino bianco per la durata di sei
settimane.
13. Contro dolori e ronzii all’orecchio si inumidisca con le gocce un batuffolo di cotone da introdurre
nell’orecchio. Gioverà assai e restituirà persino l’udito perduto.
14. Ad una donna sofferente di dolori uterini se ne dia al mattino per tre giorni di fila un cucchiaio nel
vino rosso; dopo una mezz’ora le si faccia fare una passeggiata e poi la colazione, ma senza latte.
Le gocce non vanno prese insieme al latte.
15. Prendendone un cucchiaio mattina e sera durante gli ultimi 15 giorni della gravidanza, il parto sarà
facilitato. Per liberare più facilmente la placenta, si somministri alla puerpera un cucchiaino da
dessert ogni due ore fino a che la placenta non si stacchi senza doglie.
16. Se dopo il parto si verificano infiammazioni alla mammella con l’inizio dell’allattamento, esse
spariranno rapidamente applicando degli impacchi di gocce.
17. Liberano i bambini dalla varicella. Si somministri ai bambini delle gocce, a seconda dell’età, diluite
in un po’ d’acqua. Quando le vescicole cominciano a seccarsi, inumidirle ripetutamente con le
gocce; non rimarranno cicatrici.
18. Sono efficaci contro i vermi nei bambini e negli adulti; eliminano persino le tenie, solo che ai bambini
occorre somministrarle a seconda dell’età. Legare una pezzuola imbevuta di gocce sull’ombellico
mantenendola sempre umida.
19. Nell’itterizia spariscono presto tutti i disturbi prendendo un cucchiaio di gocce tre volte al giorno
ed applicando dei cataplasmi di gocce sul fegato ingrossato.
20. Sbloccano tutte le emorroidi, guariscono i reni, eliminano dal corpo, senza altre cure, i liquidi
ipocondriaci, tolgono la malinconia e le depressioni e stimolano l’appetito e la digestione.
21. Aprono anche internamente le emorroidi se le bagnamo ripetutamente e se le rendiamo molli
ingerendo le gocce, soprattutto prima di coricarci. Per via esterna si applica un batuffolino di
cotone bagnato con le gocce. Renderà fluido anche il resto del sangue e gioverà contro i bruciori.
22. Se qualcuno è svenuto, gli si apra eventualmente la bocca somministrandogli un cucchiaio di
gocce, e il malato ritornerà in se.
23. Prese per bocca allontaneranno anche il dolore dei crampi sordi fino a che col tempo non cessino
del tutto.
24. Contro la tisi polmonare si prendano ogni giorno a digiuno e per la durata di sei settimane.
25. Quando una donna perde la sua depurazione mensile o questa sia troppo abbondante, è bene che
prenda queste gocce per tre giorni ripetendo l’operazione per venti volte. Il medicamento calmerà
quanto è in eccedenza e rimedierà a quanto è insufficiente.
26. Questo medicamento giova anche contro le perdite bianche.
27. Se qualcuno è affetto dal mal caduco (epilessia), occorre somministrargliene immediatamente. Il
malato continui poi a prendere esclusivamente questo medicinale in quanto esso rinforzerà sia i
nervi affaticati che tutto il fisico allontanando ogni malattia.
28. Guariscono le paralisi, scacciano le vertigini e la nausea.
29. Guariscono anche i bruciori del vaiolo e della erisipela.
30. Se qualcuno avesse la febbre, calda o fredda che sia, e fosse molto debole, gli si dia un cucchiaio,
e l’ammalato, se non ha caricato il proprio corpo con altri rimedi, tornerà presto in se, il suo polso
riprenderà a battere; fosse anche stata altissima la sua febbre, il malato migliorerà presto.
31. Le gocce guariscono cancro, vaiolo e verruche di vecchia data nonché le screpolature delle mani.
Se una piaga è vecchia e purulenta o se presenta delle escrescenze, la si lavi accuratamente con
del vino bianco, coprendola poi con una pezza imbevuta di gocce. Esse elimineranno ulcere e dolori
nonché l’escrescenza carnosa, e la ferita inizierà a guarire.
32. Tutte le ferite dovute a colpi o punture guariscono senza complicazioni quando vengono bagnate
con le gocce. Immergete una pezza nelle gocce coprendo con essa le ferite. In brevissimo tempo
elimineranno il dolore prevenendo ogni gangrena o putrefazione e guariranno anche ferite di
vecchia data dovute ad arma da fuoco. Se ci sono buchi iniettate le gocce nella ferita che non
occorre necessariamente pulire in precedenza; mediante l’assidua applicazione di una pezza imbevuta,
la guarigione avverrà in breve.
33. Fanno scomparire tutte le cicatrici, anche quelle più annose, tutte le piaghe e tutti i tagli se queste
vengono inumidite con le gocce fino a 40 volte. Tutte le ferite curate con queste gocce non lasceranno
cicatrici.
34. Esse guariscono completamente tutte le fistole anche se sembrano inguaribili e indipendentemente
dalla loro età.
35. Curano tutte le ferite da ustioni; che siano prodotte da fuoco, acqua bollente o grasso, quando
queste vengano assiduamente bagnate con le gocce. Non si formeranno vesciche; il calore ne verrà
estratto. Persino vesciche purulente guariranno totalmente.
36. Le gocce giovano contro tumori e macchie dovuti a urti o colpi.
37. Se qualcuno non riesce a mangiare con appetito, esse restituiranno il sapore perduto.
38. A chi è molto anemico ridonano il colore quando vengano ingerite al mattino per un certo periodo di
tempo. Esse purificano il sangue formandone del nuovo e ne favoriscono la circolazione.
39. I dolori reumatici scompaiono prendendo le gocce per bocca o applicando sugli arti infiammati
delle pezze imbevute con le gocce stesse.
40. Curano mani e piedi congelati anche se piagati. Si consiglia di applicarvi il più spesso possibile
delle pezze imbevute soprattutto la notte.
41. Sui calli applicate un batuffolo di cotone imbevuto di gocce inumidendo con esso costantemente il
punto dolente. Dopo tre giorni i calli si staccheranno da soli oppure potranno essere levati senza
alcun dolore.
42. Curano anche morsi di cani arrabbiati e di altri animali, prese per bocca, in quanto distruggono tutti
i veleni. Coprite le ferite con un panno imbevuto.
43. In caso di peste o altre malattie contagiose è opportuno ingerirne ripetutamente durante la giornata
poiché curano ulcere pestose e bubboni anche se insediati nella gola.
44. Chi di notte non dorme bene prenda queste gocce prima di coricarsi. Nel caso di insonnia nervosa
applichi sul cuore un panno imbevuto di gocce diluite.
45. Somministrate in quantità di due cucchiai ad un ubriaco, fanno scomparire gli effetti della sbornia.
46. Chi prende queste gocce quotidianamente mattina e sera, non avrà bisogno di alcun’altra medicina,
poiché esse rinforzano il corpo, rinfrescano i nervi ed il sangue, liberano dal tremore mani e piedi.
In breve, allontanano ogni specie di malattia. Il corpo rimarrà ben elastico, il viso manterrà la sua
giovanilità e bellezza.
Importante: Tutti i quantitativi indicati vanno ingeriti diluiti in tisana o acqua.
I 46 punti del «Antico Manoscritto» rivelano il grande e miracoloso potere terapeutico di questo miscuglio
di erbe. Si può asserire a ragion veduta che praticamente non vi sia malattia contro la quale
queste Erbe Svedesi non giovino; sono comunque valide come base per qualsiasi cura.
MODALITÀ DI P R E P A R A Z I O N E (Erbe Svedesi)
Uso interno: Secondo l’indicazione dell’Antico Manoscritto se ne prende come profilattico un
cucchiaino da dessert diluito, mattina e sera. Contro i disturbi di qualsiasi genere si
possono prendere tre cucchiaini diluiti. Contro le malattie maligne se ne prendono
da due a tre cucchiai al giorno nel modo seguente: si prende rispettivamente un
cucchiaio diluito in 1/8 di litro di tisana d’erbe, distribuendolo fra 1/2 ora prima e 1/2 ora
dopo ogni pasto.
Cataplasma di Erbe Svedesi: A seconda della dimensione della zona malata si prende un pezzo
piccolo o grande di cotone idrofilo impregnato di gocce Svedesi e lo si applica sulla
parte da trattare unta in precedenza con strutto di maiale o con crema di Calendula.
Quindi si copre il tutto con un pezzo un po’ più grande di plastica per evitare che si
macchi la biancheria. Infine si fascia tutto con un panno o con una benda.
A seconda del tipo di malattia, il cataplasma deve rimanere in situ da due a quattro
ore. Se ben sopportato lo si può lasciare per un’intera notte. Se in soggetti dalla pelle
delicata si dovessero malgrado tutto verificare delle irritazioni cutanee, si dovranno
abbreviare i tempi di applicazione degli impacchi o rimandare l’applicazione per un
certo periodo. Chi soffre di allergie, fasci il cotone soltanto col panno senza usare il
pezzo di plastica. In nessun caso di deve dimenticare di ungere la pelle. Se già
dovesse essere in atto uno sfogo pruriginoso, la si tratti eventualmente con crema di
Calendula.
Tratto da : La salute dalla farmacia del Signore, M.Treben
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