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Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) ai fini Isee 2019

In fondo all’articolo trovate i moduli da scaricare.

Nella Dichiarazione Sostitutiva Unica i contribuenti attestano non soltanto i dati del proprio nucleo familiare ma anche quelli relativi al reddito e alla situazione patrimoniale mobiliare o immobiliare al 31 dicembre dell’anno precedente a quello di presentazione della DSU.

In molti si chiedono cos’è la DSU, anche perché nel 2019 servirà ad esempio per richiedere il nuovo reddito di cittadinanza e per accedere anche al saldo e stralcio delle cartelle per i contribuenti in difficoltà economica.

La DSU è il documento essenziale ai fini della richiesta modello Isee 2019 e pertanto è bene conoscere in cosa consiste, come funziona e quali sono i dati che bisogna inserire.

Con la riforma Isee entrata in vigore all’inizio del 2015, sono state introdotte importanti modifiche nell’utilizzo dei modelli di DSU.

Rispetto agli anni passati infatti, la modulistica ha subito dei cambiamenti rilevanti. La DSU è stata riorganizzata e suddivisa in moduli differenti: la DSU mini, modello base in cui inserire la maggioranza delle prestazioni, e vari modelli appositi riguardanti specifiche tipologie di prestazioni.

A partire dal 2015 quindi i contribuenti che compilano la DSU ai fini Isee devono scegliere quale tipologia di dichiarazione compilare. Sono state introdotte, oltre alla DSU integrale, la DSU mini e la DSU Isee corrente. Ognuno dei seguenti moduli, che potrete visionare e scaricare in fondo all’articolo, è predisposto per specifici servizi e prestazioni di natura sociale e assistenziale per i quali è richiesta la presentazione del modello Isee 2019.

La DSU, ovvero la Dichiarazione Sostitutiva Unica utile ai fini del calcolo del modello Isee 2019 è stata, a seguito della riforma Isee 2015, suddivisa in tre modelli.

Si tratta del documento che contiene tutte le informazioni anagrafiche, reddituali e patrimoniali del dichiarante e del proprio nucleo familiare ed è utilizzata per richiedere le prestazioni sociali agevolate o i servizi sociali assistenziali erogati sulla base del reddito del nucleo familiare di riferimento.

I dati contenuti nella DSU vengono autodichiarati, per quel che riguarda dati anagrafici, beni posseduti e in parte acquisiti dall’Agenzia delle Entrate, come per il reddito complessivo ai fini Irpef, e dall’Inps per trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari. Per le parti autodichiarate, il soggetto che compila la DSU si assume la responsabilità, anche penale, di quanto riportato nel documento.

I redditi contenuti nella DSU sono riferiti al secondo anno solare antecedente alla presentazione della DSU (ultima dichiarazione dei redditi presentata) mentre, per quel che riguarda il patrimonio mobiliare e immobiliare, sono indicati i patrimoni posseduti al 31 dicembre dell’anno solare precedente.

Le DSU, sulla base di quanto previsto dalla riforma Isee 2015, è modulare. La modularità della nuova DSU permette al dichiarante di compilare esclusivamente le sezioni di interesse, in base alla finalità del modello Isee.

Nella maggior parte dei casi è richiesta la compilazione del cosiddetto DSU mini. Non si tratta però dell’unica tipologia di Dichiarazione Sostitutiva Unica possibile.

Come abbiamo già sottolineato viene richiesta la compilazione di DSU specifiche sulla base del servizio richiesto.

Si distinguono le seguenti tipologie di DSU:

DSU mini: si tratta della tipologia di Dichiarazione Sostitutiva Unica maggiormente utilizzata, necessaria per richiedere l’Isee ordinario, utile per la maggior parte di prestazioni assistenziali e sociali. Nella DSU mini sono contenuti le informazioni relative ai componenti del nucleo familiare e le informazioni anagrafiche, reddituali e patrimoniali riferite ai singoli componenti. La DSU mini è composta da una parte di dati autodichiarati, sotto la responsabilità del soggetto richiedente, ovvero i dati relativi al nucleo familiare del richiedente e la situazione reddituale e patrimoniale di ogni singolo componente del nucleo (eccetto nei casi di minorenni non titolari di reddito). I dati autodichiarati contenuti nella DSU saranno necessari per il calcolo dell’Isee 2019. Una parte delle informazioni relative alla situazione patrimoniale e reddituale dei richiedente sanno rilevanti direttamente dagli archivi dell’Agenzia delle Entrate e dell’Inps: ad esempio redditi e trattamenti economici.

DSU integrale: ci sono casi in cui non è sufficiente presentare la DSU mini ed è, pertanto, richiesta la presentazione di una Dichiarazione con più dati. Si tratta dei casi in cui il modello Isee è finalizzato alla richiesta di prestazioni per il diritto allo studio universitario (Isee università), nel caso di presenza nel nucleo familiare di persone con disabilità o non autosufficienti, presenza nel nucleo familiare di figli i cui genitori non siano coniugati né conviventi o in caso di esonero dalla presentazione della dichiarazione dei redditi o sospensione degli adempimenti tributari. In questi casi è richiesta la compilazione della DSU ordinaria o estesa.

DSU Isee corrente: ai fini dell’integrazione del modello Isee, cioè per ricalcolare la situazione economica del nucleo familiare a seguito di eventi che hanno portato alla variazione della situazione economica del nucleo familiare è concessa la possibilità di ricalcolare il valore Isee presentando una DSU integrativa. Per richiedere il calcolo dell’Isee corrente presentando la DSU integrativa è richiesta una variazione reddituale del nucleo familiare superiore al 25% di quanto attestato nell’Isee originario.

Sottolineiamo inoltre che la DSU, qualora compilata direttamente dal contribuente, deve essere consegnata al fine del calcolo Isee 2019 presso uno dei seguenti soggetti:

  • ente che eroga la prestazione sociale agevolata;
  • Comune;
  • Centro di Assistenza Fiscale (CAF);
  • INPS per via telematica;
  • all’INPS grazie anche alle postazioni informatiche self-service che sono disponibile presso le sedi INPS;
  • attraverso il sito Internet www.inps.it, attraverso la sezione Servizi On-Line – Servizi per il cittadino.

La DSU si compone di 8 moduli: due per il modello base, 6 per indicare situazioni particolari. Nel dettaglio:

  • Modulo MB1: rappresenta la parte più importante del modello base o DSU mini e deve essere presentata da tutti. Contiene i dati riguardanti il nucleo familiare e la casa di abitazione.
  • Modulo FC1: il secondo modulo di cui si compone la DSU mini, anch’esso obbligatorio per tutti. Al suo interno dovranno essere inserite le informazioni relative a ogni componente della famiglia, le generalità, il reddito, il patrimonio mobiliare e immobiliare. In base alla riforma dell’ISEE, alcune delle informazioni sul reddito, che prima venivano auto-dichiarate, dal 1°gennaio 2015 non rientrano più nella DSU e spetterà all’INPS richiedere all’Agenzia delle Entrate.
  • Modulo MB2: riguarda l’accesso alle prestazioni relative al diritto allo studio universitario e ai figli minorenni nel caso in cui i genitori non risultino coniugati, né conviventi. A livello esemplificativo, il modulo si riferisce all’iscrizione all’università o agli asili. E’ composto da due quadri e serve per indicare la situazione della famiglia dello studente universitario (se convive o meno con i genitori e via dicendo), o del figlio minorenne.
  • Modulo MB3: riguarda le prestazioni socio – sanitarie residenziali (es. il ricovero presso RSSA, residenze per anziani). In questo modulo devono essere inseriti i dati sul beneficiario della prestazione, sui familiari, sui figli non ricompresi nel nucleo familiare e su eventuali donazioni di immobili.
  • Modulo MB1-rid: rappresenta un’alternativa al modulo MB1, nel caso in cui si voglia fare riferimento al solo nucleo familiare ristretto, composto solo da coniuge e figli. Si può fare nel caso in cui si richiedano prestazioni socio – sanitarie per persone con disabilità e/o non autosufficienti maggiorenni, prestazioni connesse ai corsi di dottorato di ricerca.
  • Modulo FC2: si compila solo se all’interno del nucleo familiare ci siano persone con disabilità o non autosufficienti. Si inseriscono generalità, livello di disabilità, spese per prestazioni.
  • Modulo FC3: utilizzabile se nella famiglia sono presenti persone esonerate dalla dichiarazione o in caso di sospensione degli adempimenti tributari per eventi eccezionali.Contiene i dati di reddito.
  • Modulo FC4: compilabile per il calcolo della cosiddetta “componente aggiuntiva“ (es: dal genitore non convivente nel caso di prestazioni per i figli minorenni, oppure dal figlio del beneficiario di prestazioni socio assistenziali) Si inseriscono i dati del nucleo familiare della componente aggiuntiva.

Requisiti per richiedere l’ISEE Corrente

Ai fini dell’elaborazione dell’ISEE Corrente è necessario:

  • possedere una dichiarazione ISEE in corso di validità;
  • almeno uno dei componenti del nucleo familiare deve aver avuto una variazione della situazione lavorativa nei 18 mesi precedenti al primo gennaio dell’anno di presentazione della DSU originaria (ad esempio per le DSU presentate nel 2018 la variazione della situazione lavorativa deve essere intervenuta dopo il 30 giugno 2016);
  • aver avuto una variazione della situazione reddituale complessiva del nucleo superiore al 25% rispetto alla situazione reddituale dell’ISEE originario.

Cosa si intende per variazione della situazione lavorativa?

Le uniche tipologie di variazione della situazione lavorativa considerate ai fini della richiesta dell’ISEE Corrente sono:

  1. lavoratore dipendente a tempo indeterminatoper cui sia intervenuta una risoluzione del rapporto di lavoro (licenziamento o dimissioni del lavoratore) o una sospensione dell’attività lavorativa (es. richiesta di un periodo di permesso non retribuito per l’assistenza di un familiare) o una riduzione della stessa;
  2. lavoratori dipendenti a tempo determinato ovvero impiegati con tipologie contrattuali flessibili, per cui sia intervenuta una risoluzione del rapporto di lavoro (licenziamento o dimissioni del lavoratore), che risultino non occupati alla data di presentazione della DSU, e che possano dimostrare di essere stati occupati nelle forme di cui alla presente lettera per almeno 120 giorni nei 12 mesi precedenti la conclusione dell’ultimo rapporto di lavoro;
  3. lavoratori autonomi, non occupati alla data di presentazione della DSU Corrente, che abbiano cessato la propria attività, dopo aver svolto l’attività medesima in via continuativa per almeno 12 mesi.

Cosa si intende per variazione della situazione reddituale?

Per ogni componente, per il quale è intervenuta la variazione lavorativa, devono essere specificati i seguenti valori percepiti negli ultimi 12 mesi rispetto alla richiesta della prestazione:

  • redditi da lavoro dipendente, pensione ed assimilati;
  • redditi derivanti da attività d’impresa o di lavoro autonomo, svolte sia in forma individuale che partecipativa, individuati secondo il principio di cassa come differenza tra i ricavi/compensi percepiti e le spese sostenute;
  • trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari, incluse carte di debito, a qualunque titolo percepiti da amministrazioni pubbliche, non già inclusi nei redditi da lavoro dipendente, pensione o assimilati.

Solo nel caso di variazione della situazione lavorativa di tipo A ossia nel caso di lavoratore dipendente a tempo indeterminato, allora sarà possibile indicare quanto percepito negli ultimi 2 mesi anziché 12 mesi.

Concludendo, l’ISEE Corrente permette di ottenere un calcolo della situazione reddituale corrente ossia più ravvicinata al momento della richiesta della prestazione e più veritiera sullo stato economico del nucleo familiare, il quale potrà beneficiare di un accesso di vantaggioso ai benefici che intende richiedere.

Scarica i file per il calcolo ISEE Corrente DSU

DSU INtegrale

DSU ISEE Corrente

DSU Mini

 

 

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